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il FIGLIO dell'UOMO

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2009 dal 5 al 12 Aprile

8a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

" i Quattro VANGELI " della CHIESA CATTOLICA , Matteo, Marco, Luca, Giovanni, testi a lettura affiancata scarica i file cliccando sopra Italiano-Latino Italiano-Inglese Italiano-Spagnolo

L'ARGOMENTO DI OGGI

Aderite all"

ORDINE LAICO dei " CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO" per VIVERE il VANGELO, Diventate CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO vivendo la Vostra VITA in FAMIGLIA e sul LAVORO secondo VIA, VERITA' VITA

dai GIORNALI di OGGI

Autovelox truccati, scoperta truffa da 11 milioni di euro. Annullati 82mila verbali

Codice della strada, in arrivo

norme più severe: ecco le novità

2009-06-01

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

Ecco i comuni che usavano autovelox clonati

Comune

Provincia

Regione

Gagliano Aterno

AQ

ABRUZZO

Tufillo

CH

ABRUZZO

Crognaleto

TE

ABRUZZO

Isola del Gran Sasso d'Italia

TE

ABRUZZO

Montorio al Vomano

TE

ABRUZZO

Fagnano Castello

CS

CALABRIA

Santa Caterina Albanese

CS

CALABRIA

Terranova da Sibari

CS

CALABRIA

Platania

CZ

CALABRIA

Bruzzano Zeffirio

RC

CALABRIA

Bagnara Calabra

RC

CALABRIA

Camini

RC

CALABRIA

Candidoni

RC

CALABRIA

Maropati

RC

CALABRIA

San Ferdinando

RC

CALABRIA

Filandari

VV

CALABRIA

Joppolo

VV

CALABRIA

San Calogero

VV

CALABRIA

Altavilla Irpina

AV

CAMPANIA

Baiano

AV

CAMPANIA

Cervinara

AV

CAMPANIA

Lauro

AV

CAMPANIA

Pago del Vallo

AV

CAMPANIA

Pietradefusi

AV

CAMPANIA

Prata di Principato ultra

AV

CAMPANIA

Sant'Andrea di Conza

AV

CAMPANIA

Bonea

BN

CAMPANIA

Campolattaro

BN

CAMPANIA

Fragneto l'Abate

BN

CAMPANIA

Ciorlano

CE

CAMPANIA

Pratella

CE

CAMPANIA

Pietravairano

CE

CAMPANIA

Rocca d'Evandro

CE

CAMPANIA

Sant'Angelo Alife

CE

CAMPANIA

Vico Equense

NA

CAMPANIA

Atena Lucana

SA

CAMPANIA

Roccagloriosa

SA

CAMPANIA

San Pietro al Tanagro

SA

CAMPANIA

San Rufo

SA

CAMPANIA

Sant'Arsenio

SA

CAMPANIA

Sapri

SA

CAMPANIA

Serre

SA

CAMPANIA

Lugagnano Val d'Arda

PC

EMILIA ROMAGNA

Supino

FR

LAZIO

Vico nel Lazio

FR

LAZIO

Nerola

RM

LAZIO

Sant'Angelo Romano

RM

LAZIO

Acquafredda

BS

LOMBARDIA

Pescarolo ed Uniti

CR

LOMBARDIA

Senna Lodigiana

LO

LOMBARDIA

Aicurzio

MB

LOMBARDIA

Commessaggio

MN

LOMBARDIA

Brezzo di Bedero

VA

LOMBARDIA

Monte San Vito

AN

MARCHE

Cerro al Volturno

IS

MOLISE

Fubine

AL

PIEMONTE

Vinzaglio

NO

PIEMONTE

Poggiorsini

BA

PUGLIA

San Paolo di Civitate

FG

PUGLIA

Gagliano del Capo

LE

PUGLIA

Montemesola

TA

PUGLIA

Montedoro

CL

SICILIA

Maniace

CT

SICILIA

Santa Maria di Licodia

CT

SICILIA

Militello Rosmarino

ME

SICILIA

Sambuca Pistoiese

PT

TOSCANA

Bevagna

PG

UMBRIA

Castel Ritaldi

PG

UMBRIA

Montefalco

PG

UMBRIA

Aymavilles

AO

VALLE D'AOSTA

 

CORRIERE della SERA

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2009-06-02

comune, prefettura e regione avevano chiesto l'intervento di esercito e protezione civile

Rifiuti a Palermo, arriva Bertolaso

Berlusconi: "Risorse per l'emergenza"

Il sottosegretario: "Entro una settimana strade pulite". La procura ha aperto un'inchiesta sulle spese dell'Amia

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Rifiuti a Palermo, sfiorata rissa in aula In 400 protestano in piazza Pretoria (31 maggio 2009)

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Palermo soffoca tra i rifiuti, decine di cassonetti bruciati (30 maggio 2009)

PALERMO - "La raccolta dei rifiuti partirà da stanotte ed entro una settimana i sindacati si sono impegnati a far togliere dai lavoratori le 4.400 tonnellate di rifiuti che si sono accumulate sulle strade di Palermo". Lo ha detto Guido Bertolaso, al termine del vertice a Palermo sull'emergenza rifiuti. Il capo della Protezione civile ha aggiunto che le squadre saranno coadiuvate dall'esercito, la cui presenza però è subordinata all'autorizzazione del ministro della Difesa.

LA DECISIONE - Per affrontare l'emergenza rifiuti a Palermo, da giorni invasa da cumuli di spazzatura che non viene ritirata per un'agitazione dei netturbini, comune, prefettura e regione avevano chiesto l'intervento dell'esercito e della Protezione civile. È quanto era stato deciso nella tarda serata di domenica, al termine di un incontro avvenuto in Prefettura, con i vertici delle istituzioni.

CASSONETTI BRUCIATI - Domenica notte altri cassonetti, una settantina, sono stati incendiati in molte vie di Palermo. Si allunga dunque la serie di roghi dolosi che nel capoluogo siciliano hanno distrutto numerosi contenitori dei rifiuti e campane per la raccolta differenziata. Danneggiate anche una decina di auto posteggiate accanto ai contenitori. Monta, dunque, la protesta. La città del resto è ormai vicina ad essere sommersa dai rifiuti. A ridosso dei contenitori stracolmi, si sono formati dei cumuli che assomigliano sempre più a vere e proprie discariche a cielo aperto, senza distinzione tra zone residenziali e periferia.

LA PROCURA INDAGA - La Procura di Palermo ha avviato un’indagine sulla gestione dell’Amia. In particolare i magistrati vogliono vederci chiaro su una spesa di 300mila euro che sarebbe stata sostenuta per effettuare 22 missioni negli Emirati arabi nella fase in cui la società era presieduta dall’attuale senatore e Pdl Vincenzo Galioto.

BERLUSCONI - Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Berlusconi: "La sinistra, come è sua abitudine, mistifica la realtà e tenta di addossare la responsabilità della crisi economico-finanziaria dell'Amia, Azienda per la raccolta dei rifiuti, alla amministrazione comunale di Palermo". Lo afferma in una nota il premier. "La verità - sottolinea il presidente del Consiglio - è che l'ex sindaco Orlando e la sinistra hanno lasciato in eredità al sindaco Cammarata un enorme bacino di precari, oltre 7.000 persone, e Cammarata ha dovuto assumersi l'onere di una stabilizzazione costosa per le casse comunali. Ho garantito al sindaco l'impegno finanziario del governo per la soluzione del problema".

LA REPLICA DI ORLANDO - "Si vergogni Berlusconi delle sue bugie e delle sue leggi vergogna". Risponde così il portavoce dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando, agli attacchi di Silvio Berlusconi. "L'amministrazione comunale di Palermo, quando ero sindaco, aveva i bilanci certificati da Moodys con un rating finanziario AA3. Invece, da quando c'è al Comune un uomo di Berlusconi, i bilanci sono dissestati da spese folli e non hanno più avuto alcun riconoscimento di rating finanziario. Inoltre, la Corte dei Conti, in relazioni ufficiali, ha riconosciuto l'irregolarità delle spese dell'attuale amministrazione comunale di Palermo ed ha avviato alcune azioni di responsabilità, altre è doveroso che le avvii. La Guardia di finanza, nei mesi scorsi, ha accertato le ipotesi di reato, quali truffa e falso in bilancio, per moltissimi milioni di euro, a carico degli amministratori dell'azienda d'igiene ambientale di Palermo, l'Amia, in particolare, a carico dell'ex presidente dell'azienda ex municipalizzata per la raccolta dei rifiuti, Enzo Galioto, anch'egli uomo di Berlusconi. Adesso, l'ex presidente Galioto è stato "messo in salvo" dallo stesso Berlusconi con l'elezione a senatore ed è stato "messo in salvo" anche dal sindaco Cammarata che ha bloccato l'inchiesta giudiziaria, omettendo di presentare formale atto di querela a carico dello stesso Galioto. Infatti, in virtù di una legge vergogna, fatta approvare da Berlusconi, non è più possibile procedere ulteriormente a carico di amministratori truffatori e falsificatori di bilancio senza la querela delle proprietà". "Il sindaco Cammarata, dimenticando di gestire denaro pubblico e di non essere il proprietario privato dell'Amia, ha omesso di presentare la querela. Questa omissione di un atto dovuto da parte di Cammarata ha bloccato l'azione penale.

FRANCESCHINI - Anche il segretario del Pd è intervenuto sulle affermazioni di Berlusconi: "Dare la colpa alla giunta Orlando fa semplicemente ridere. La destra governa il Comune da otto anni e in questo periodo sono entrati nell'amministrazione oltre 3.000 nuovi precari mentre la gestione dell'azienda è totalmente inefficiente ed è sotto inchiesta per reati di ogni tipo".

LOMBARDO - L'emergenza rifiuti a Palermo acuisce anche il conflitto tra il presidente della Regione Sicilia e il Pdl. A Palermo "non ci sono" pacchetti di spazzatura elettorali, come ha detto a Bari il premier Silvio Berlusconi. Ne è convinto proprio Lombardo che, intervenendo alla trasmissione "Faccia a faccia" su Radiotre ha detto: "Posso rassicurare il Presidente del Consiglio. A Palermo c'è una situazione delle aziende, comepresa quella che si occupa della raccolta dei rifiuti, che è totalmente insostenibile. Non so quante centinaia di assunzioni ha fatto quell'amministrazione alla vigilia di varie elezioni. Credo che ci sia un eccesso di personale, ma posso sbagliarmi". Per Lombardo, "se non si riforma il sistema della raccolta di rifiuti, rischiamo grosso". "Sei mesi fa il governo - ha aggiunto Lombardo - ha consegnato all'Assemblea regionale siciliana un disegno di legge che aspetta di essere approvato. Mi auguro che, anche a seguito di questa emergenza palermitana, il primo punto da trattare in assemblea, piuttosto che giochicchiare con le mozioni di censura nei confronti delle persone che lavorano sodo e che non vanno a giocare a poker, sia quello di approvare il disegno di legge".

01 giugno 2009

 

 

 

 

 

 

seduta straordinaria del consiglio comunale

Rifiuti a Palermo, sfiorata rissa in aula

In 400 protestano in piazza Pretoria

Non passa la delibera della giunta sull'aumento del 35% della tarsu. Fuori presidio dei lavoratori dell'Amia

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NOTIZIE CORRELATE

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Palermo soffoca tra i rifiuti, decine di cassonetti bruciati (30 maggio 2009)

PALERMO - Momenti di tensione tra maggioranza e opposizione nell'aula del consiglio comunale a Palermo dove è in corso la seduta straordinaria con all'ordine del giorno la delibera della giunta di Diego Cammarata sull'aumento del 35% della tassa per i rifiuti (tarsu).

QUASI RISSA - Tra alcuni consiglieri si è sfiorata la rissa dopo che la maggioranza ha proposto di far svolgere la seduta a porte aperte. Davanti al palazzo, in piazza Pretoria, ci sono circa 400 persone, tra operatori dell'Amia (azienda per i rifiuti), dipendenti di società collegate e raccoglitori di ferro e cartone. In piazza è stata sistemata una bancarella che vende aranciate e limoncello. Il municipio è blindato. Ci sono presidi di polizia in tenuta antisommossa, carabinieri e guardia di finanza. Uomini della Digos sono mischiati ai manifestanti per evitare che la tensione aumenti.

NIENTE AUMENTO - Ma alla ripresa dei lavori, è stato scongiurato l'aumento della tarsu. Di fronte all'ostruzionismo dell'opposizione, che non ha accolto la richiesta della maggioranza di centrodestra di ritirare i circa 1.200 emendamenti alla delibera della giunta di Diego Cammarata, il presidente del consiglio comunale, Alberto Campagna, ha chiuso i lavori, in seduta straordinaria, in accordo con i capigruppo. La delibera doveva essere approvata entro domenica, in quanto a mezzanotte scadono i termini per l'approvazione del bilancio di previsione, per cui non non c'è più tempo per una modifica del regolamento sulla tarsu.

31 maggio 2009

 

 

 

Proteste dei netturbini che chiedono sicurezza sul lavoro e garanzie occupazionali

Palermo in mezzo all'emergenza rifiuti

Da una settimana la raccolta non avviene regolarmente. Decine di cassonetti incendiati

PALERMO - A Palermo è emergenza rifiuti. Mentre cumuli di immondizie marciscono dappertutto per le strade della città dove da una settimana la raccolta dei rifiuti non avviene regolarmente, circa 200 lavoratori dell'Amia, l'Azienda dell'igiene ambientale, si sono radunati davanti al Palazzo d'Orleans, sede del governo regionale, per una manifestazione indetta dal rappresentante di base. Con questa protesta gli autonomi chiedono garanzia per il futuro occupazionale della ex municipalizzata che si trova in difficoltà economiche e per le condizioni di sicurezza sul lavoro. Il traffico nella zona ha subito dei rallentamenti per via della parziale chiusura al traffico di piazza indipendenza. Da giorni i lavoratori dell'Amia mantengono un presidio di fronte al muncipio e decine di cassonetti dell'immondizia stracolmi di rifiuti sono stati incendiati nella notte in diversi quartieri. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco.

LE SPESE DEI DIRIGENTI NEL PASSATO - I lavoratori dell'Amia, che attualmente ha un debito di 150 milioni di euro, hanno anche reso note le spese sostenute dai dirigenti in passato, in particolare quando la società doveva partecipare a un bando per la realizzazione della raccolta differenziata negli Emirati Arabi. Cena per una persona da 400 euro nei ristoranti più esclusivi di Dubai e Abu Dhabi. Ricevute per l'alloggio di una persona in hotel da 400 euro a notte e contemporaneamente ricevuta della stessa persona che affitta per un'ora un'altra stanza nello stesso albergo super lusso. Le "spese pazze", così sono state definite, dell'ex presidente del Cda dell' Amia (l'ex municipalizzata per la raccolta dei rifiuti nel capoluogo) Vincenzo Galioto, ora senatore Pdl, e di altri dirigenti e consulenti, sono state denunciate in una conferenza stampa a palazzo delle Aquile dai consiglieri comunali del Pd. L'Amia doveva partecipare a un bando per la realizzazione della raccolta differenziata negli Emirati. "Raccolta - dicono i consiglieri - che a Palermo non avviene".

 

30 maggio 2009(ultima modifica: 31 maggio 2009)

REPUBBLICA

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2008-06-02

La "Garda segnale srl" avrebbe taroccato decine di apparecchi rilevatori

Raggirati i Comuni. In un paesino della Locride 13mila contravvenzioni nel 2008

Autovelox clonati, truffa in 70 città

da annullare ottantamila multe

di GIUSEPPE BALDESSARRO

Controlli della stradale

SALERNO - Clonavano gli autovelox, imbrogliavano i comuni che si rivolgevano a loro per le macchinette del controllo della velocità, ma soprattutto hanno truffato quasi 82 mila automobilisti. Quelli della "Garda segnale srl", non si facevano troppi problemi e pur d'incassare i soldi delle multe avrebbero taroccato decine di apparecchi rilevatori. Attrezzature che risultavano in alcuni casi già rottamate o persino sequestrate.

Il raggiro è stato scoperto dalla Guardia di finanza di Sala Consilina (Salerno) che, su ordine della Procuratore Amato Barile, ha eseguito una serie di perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale. Nelle mani degli inquirenti sono finiti 50 "Velomax", computer, rilevatori ottici e fotografici, nonché documentazione contabile e amministrativa.

Sono ameno 70 i Comuni che ora si trovano nei guai, costretti, molto probabilmente a restituire qualcosa come 11 milioni e 300 mila euro, frutto di sanzioni riscosse con autovelox non autorizzati o, comunque, senza alcuna omologazione e certezza di corretta funzionalità.

Un salasso, soprattutto per le piccole amministrazioni (la "Garda" aveva rapporti quasi esclusivamente con i centri minori). Come ad esempio il comune di Camini, nell'entroterra della Locride, che sulla statale 106 aveva piazzato una macchinetta capace di elevare 13 mila multe nel solo 2008. Lo stesso dicasi per decine di altri municipi dell'intero territorio nazionale. Dalla Sicilia alla Valle d'Aosta senza soluzione di continuità.

Semplice il meccanismo. Secondo i finanzieri, la "Garda" dava a macchine irregolari numeri di serie di quelle perfettamente funzionanti. Così lo stesso autovelox installato in Calabria poteva avere identico numero di serie di uno piazzato in Veneto. Ed entrambi essere cloni di un terzo e così via. Quando gli automobilisti si rivolgevano al Giudice di Pace i "Velomax" risultavano sempre regolari. E il gioco era fatto. Coinvolta anche una società di servizio che, per conto dell'installatore, notificava le sanzioni. Tutti contenti, tranne gli automobilisti.

Incredulo il sindaco di Camini Anna Micellotta: "Se c'è truffa certamente non può essere attribuita al Comune che, visti i frequenti incidenti, nell'ottobre 2007 è stato costretto ad installare l'autovelox per tenere sotto controllo i limiti di velocità". Sul piede di guerra i rappresentanti dei truffati.

(2 giugno 2009)

L'UNITA'

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2009-06-01

Autovelox clonati in tutta Italia

Autovelox clonati, in tutta Italia. E così tantissimi automobilisti si sono ritrovati ad essere multati e truffati. Oltre 80mila i verbali elevati: sanzioni per un valore complessivo di oltre 11milioni di euro che ora potrebbero essere annullate.

È quanto è stato scoperto da un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina (Salerno). In 70 comuni italiani - la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti - sono stati oltre 50 gli autovelox sequestrati, su disposizione del procuratore di Sala Consilina, Amato Barile; effettuate anche perquisizioni. Dalle indagini effettuate dalla Guardia di Finanza si ipotizza un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata a danni di ignari automobilisti ma al momento non sono stati ancora resi eventuali provvedimenti giudiziari. Si valuta anche se la ditta al centro dell'indagine possa aver tratto benefici dall'installazione degli autovelox clonati.

L'operazione denominata 'Devius' ha interessato oltre settanta comuni italiani, tutti convenzionati con la Garda Segnale s.r.l., la ditta di Desenzano sul Garda (Brescia) dove i finanzieri di Sala Consilina, hanno effettuato perquisizioni e sequestri di svariati 'Cpù per il funzionamento degli autovelox Velomatic 512 che sono risultati clonati. L'indagine ha rilevato come analoghi apparecchi contraddistinti da identici numeri di matricola venissero utilizzati in diversi comuni italiani, anche a distanza di centinaia di chilometri tra di loro, senza che per questi vi fosse autorizzazione, omologazione e la certezza di corretta funzionalità. Come è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa, alcuni autovelox sequestrati, che presentavano lo stesso numero di matricola, nonostante fossero stati già sequestrati dalle fiamme gialle, operavano attraverso loro cloni in svariate località italiane.

Risultavano ancora in funzione alcuni apparecchi, risultati rottamati. L'indagine interessa oltre 81 mila verbali riguardanti gli anni 2007, 2008 e 2009, con indebite richieste di sanzioni ammontanti ad oltre 11 milioni e 300 mila euro. A differenza dei comuni che, come nel caso di Sala Consilina (Salerno), danno in appalto a società private la gestione dell'attività degli autovelox, Polizia e Carabinieri curano con proprio personale il posizionamento degli strumenti, la gestione dei dati e le procedure per la contestazione delle violazioni. Inoltre gli autovelox utilizzati da Polizia e Carabinieri sono in dotazione alle forze dell'ordine e non di proprietà di società private cui i comuni appaltano il servizio.

01 giugno 2009

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-06-01

Autovelox truccati, scoperta truffa da 11 milioni di euro. Annullati 82mila verbali

1 giugno 2009

Gli uomini della Guardia di Finanza di Sala Consilina (Salerno) hanno sequestrato, in circa 70 comuni di diverse regioni italiane, nel corso di un'operazione disposta dalla locale Procura, apparati autovelox ritenuti non conformi alle prescrizioni tecnico-amministrative. L'attività - secondo la Guardia di Finanza - prefigura l'annullamento di circa 82 mila verbali e l'accertamento di sanzioni irregolarmente contestate (in base all'articolo 142 del Codice della Strada), per circa 11 milioni di euro.

Nel mirino degli inquirenti la Garda segnale Srl, di Desanzano (BS). L'azienda è accusata di aver clonato apparecchi sequestrati o rottamati. Nei diversi comuni che serviva si utilizzavano autovelox senza omologazione, autorizzazione e certezza di corretto funzionamento. Nel comune calabrese di Camini nel 2008 autovelox con numero di matricola uguale a quello di altri comuni, hanno rilevato 13mila infrazioni.

L'ipotesi di reato è quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno d'ignari automobilisti. Le indagini si sono avviate con il sequestro di Cpu per il funzionamento degli Autovelox modello Velometric 512, tutti risultati clonati. Al vaglio dei magistrati la posizione di molti comuni. Gl apparecchi sequestrati nel corso dell'operazione Devius erano in funzione tra l'altro nei comuni salernitani di Atena Lucana, Rocca Gloriosa, San Pietro sul Tanagro, Sapri, Serre, Sant'Arsenio e San Lupo.

1 giugno 2009

 

 

 

 

 

Codice della strada, in arrivo

norme più severe: ecco le novità

02 maggio 2009

BLOG

Strade sicure

di Maurizio Caprino

Si annuncia una vera e propria svolta all'insegna del rigore sul fronte della sicurezza stradale. La commissione trasporti della Camera infatti ha dato il via a un pacchetto di norme che inaspriscono le sanzioni e le pene per chi sgarra alla guida. Sono contenute nei testi del Ddl di modifica del Codice della strada (che ha terminato l'esame in commissione Trasporti della Camera in sede referente e ora andrà alle altre commissioni competenti per il parere, prima di andare in Aula, salvo che il Governo non faccia un decreto legge o altre novità che consiglino di abbandonare il Ddl o farlo confluire in tutto o in parte in altri provvedimenti) e nel Ddl sicurezza (già all'esame dell'Aula, probabilmente con testo blindato perché il Governo dovrebbe porre la questione di fiducia). Non è ancora del tutto da scartare l'ipotesi che il Governo chieda al Parlamento la delega per la riscrittura complessiva del Codice, cosa che richiederebbe almeno due anni e che però potrebbe ridurre le novità che saranno introdotte nei prossimi medi con questi due Ddl. In ogni caso, tutte le novità riportate qui di seguito non sono ancora in vigore e sono soggette a variazioni ulteriori.

Alcol e droghe - Il Ddl di modifica al Codice della strada che ha ottenuto il primo via libera in commissione parlamentare prevede il tasso alcolemico di zero grammi/litro per i conducenti con meno di 21 anni, per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni e per tutti i guidatori professionali, compresi quelli che si mettono al volante di veicoli per i quali sono richieste le patenti di categoria C, D ed E. Pene severissime sono poi previste per chi viene trovato alla guida in stato di ebrezza (con tasso superiore a 1,5 g/l) o sotto l'effetto di stupefacenti e causa un incidente mortale.

Regole inedite per i giovanissimi: i minorenni colti dopo aver bevuto, per ottenere la patente B devono aspettare un anno in più (cioè il compimento dei 19 anni) se il loro tasso alcolemico non supera 0,5 grammi/litro e tre (i 21 anni) se li supera.

Velocità - Riduzione del taglio dei punti, da dieci a sei, per chi supera di oltre 40 km/h ma di non più di 60 km/h il limite di velocità. Ci sarà però un aumento a 500 euro della multa. Chi avrà preso la patente da meno di tre anni non potrà superare i 90 km/h in autostrada (attualmente la soglia è 100 km/h) e i 70 sulle strade extraurbane (attualmente 90). La polizia municipale o locale poi, potrà utilizzare gli autovelox solo su autostrade e strade a scorrimento veloce che passano nel territorio comunale. Ma tutti i misuratori di velocità dovranno essere presegnalati sia con cartelli sia con pannelli luminosi (attualmente sono sufficienti o gli uni o gli altri) e i corpi di polizia locale non potranno più operare sulle strade extraurbane principali (quelle a doppia carreggiata contraddistinte agli ingressi da cartelli uguali a quelli di "inizio autostrada", ma a fondo blu anziché verde) che passano sul territorio del Comune o della Provincia cui appartengono.

Medici - I medici che verranno a conoscenza di una patologia di un proprio paziente che determini una ridotta idoneità alla guida dovranno darne comunicazione al ministero delle infrastrutture.

Targa - Sarà abbinata al conducente e non più al veicolo, quindi passerà di auto in auto. Ma uno stesso soggetto, se proprietario di più veicoli, dovrà avere altrettante targhe. Quindi, si potrà spostare una targa da un mezzo a un altro solo qualora il primo venga venduto e il secondo venga acquistato. Attenzione: targa personale non vuol dire targa personalizzata, per cui la combinazione di lettere e numeri continuerà ad essere attribuita in ordine casuale e non potrà essere scelta dall'interessato (in teoria, la targa personalizzata è stata introdotta nel 2002, ma non sono mai state emanate le norme di attuazione)

Inizialmente era prevista anche l'introduzione della patente a punti e di sanzioni accessorie (come la sospensione della licenza di guida) anche per i motorini e le microcar da città: decurtazioni anche per i patentini e per chi ha la patente normale e guida un motorino o una microcar (oggi per le infrazioni commesse con questi veicoli si paga solo la multa), ma per ora si è preferito soprassedere. Se si commette un'infrazione da sospensione patente bisognerà sostenere nuovamente gli esami. Per i minorenni, l'obbligo dovrebbe scattare anche solo per infrazioni che comportano la decurtazione di cinque punti. Diventa più severo il meccanismo della patente a punti: per essere costretti a rifare gli esami, non bisognerà più esaurire tutta la dote, ma basterà commettere nel giro di un anno tre infrazioni che comportino ciascuna la perdita di almeno cinque punti.

Educazione stradale - Dall'anno scolastico 2010-2011, norme più vincolanti affinché vengano effettivamente organizzati nelle scuole corsi di educazione stradale.

Ciclisti - Dovranno indossare giubbetti rifrangenti di notte o anche di giorno se attraversano gallerie.

Altre novità - Saranno ridotte le sanzioni per chi parcheggia moto e scooter sui marciapiedi. Quest'ultimo provvedimento è quello che ha riscosso la maggioranza più risicata nel sondaggio promosso da Quattroruote sull'iniziativa parlamentare. Mentre i maggiori consensi sono andati alla norma che prevede corsi obbligatori di educazione stradale nelle scuole.

02 maggio 2009

 

 

Patente - Il foglio rosa che autorizza a esercitarsi alla guida sarà rilasciato solo dopo il superamento dell'esame di teoria. Previste esercitazioni alla guida nelle ore notturne e in autostrada. Ci si potrà esercitare anche a 17 anni, a patto di essere già titolari di patente a e di essere accompagnati da una persona titolare di patente B da almeno 10 anni. Chi ha subìto la revoca della patente (capita soprattutto per alcol e droga) dovrà attendere cinque anni e non più uno solo prima di fare domanda per rifare esercitazioni ed esami per ottenerne una ex-novo. È prevista poi anche l'introduzione della patente a punti e di sanzioni accessorie (come la sospensione della licenza di guida) anche per i motorini e le microcar da città: decurtazioni anche per i patentini e per chi ha la patente normale e guida un motorino o una microcar (oggi per le infrazioni commesse con questi veicoli si paga solo la multa). Se si commette un'infrazione da sospensione patente bisognerà sostenere nuovamente gli esami. Per i minorenni, l'obbligo dovrebbe scattare anche solo per infrazioni che comportano la decurtazione di cinque punti.

02 maggio 2009

 

 

 

Alcol e droghe, le norme

in vigore e quelle allo studio

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02 maggio 2009

Le nuove norme recentemente approvate dalla Commissione trasporti della Camera introducono pene più severe per la guida in stato di ebbrezza. Ecco cosa prevede la normativa vigente e cosa si pensa di modificare.

 

Neopatentati - Una delle più recenti novità, che presto potrebbero entrare in vigore riguarda il tasso alcolemico di zero grammi/litro per i conducenti con meno di 21 anni, o per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni, e per tutti i guidatori professionali, compresi quelli che si mettono al volante di veicoli per i quali sono richieste le patenti di categoria C, D ed E.

Alcol e droga - Al momento è il pacchetto sicurezza che contiene le principali pene e sanzioni per la guida sotto effetto di alcol o stupefacenti. Con la sua entrata in vigore (il 23 maggio scorso), per lo stato di ebbrezza da 0,81 a 1,5 grammi/litro, la pena massima è passata da tre a sei mesi (previsti dal decreto Bianchi del 4 agosto 2007). Oltre 1,5 g/l invece è di un anno (e non si può andare sotto i tre mesi). Per la droga sono aumentate sia l'ammenda (ora va da 1.500 a 6mila euro, prima da 1.000 a 4mila) sia il periodo di arresto (da tre mesi a un anno, prima era c'era solo un massimo di tre mesi). Oltre 1,5 g/l e per guida sotto l'effetto di droghe scatta la confisca del veicolo (se non appartiene a persona estranea al reato, altrimenti scatta "solo" il fermo amministrativo per 180 giorni) e la revoca della patente.

Incidenti mortali - La novità attualmente allo studio è quella di un ulteriore aumento (fino a un massimo di 15 anni) della pena per chi causa incidenti avendo usato droghe o con tasso alcolemico oltre 1,5 g/l. Oltre alla confisca del veicolo e alla sospensione della patente fino a cinque anni. Il decreto sicurezza dell'anno scorso aveva innalzato la pena minima per l'omicidio colposo dall'articolo 589 del Codice penale da due a tre anni, e quella massima da cinque a dieci (e da 12 a 15 se l'omicidio è plurimo o accompagnato da lesioni per altre persone). In caso di lesioni gravi con alcol oltre 1,5 e droga invece, è prevista la reclusione da sei mesi a due anni (prima era da tre mesi a un anno).

Rifiuto di sottoporsi al test - Il pacchetto sicurezza ha ristabilito le sanzioni penali (abolite dal decreto Bianchi) per chi rifiuta di sottoporsi ai test e sono le stesse previste oltre gli 1,5 g/l.

Omissione di soccorso - La pena minima è di sei mesi per chi non si ferma dopo aver causato un incidente con danni a persone e da sei mesi a un anno per chi non presta assistenza ai feriti.

02 maggio 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per i neo-patentati guida "zero alcol"

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30 aprile2009

Via libera al cosiddetto "tasso zero". Ovvero: prima di mettersi al volante, i neopatentati - chi ha meno di 21 anni e chi ha la patente da non più di tre anni – e i conducenti professionali e di autoveicoli per i quali è richiesta la patente di categoria C, D, E non potranno bere alcolici. Nulla, nemmeno un sorso di birra (rischiano una multa che va da 200 a 800 euro). Ma la stretta per garantire la sicurezza sulle strade, così come si è delineata dal testo base approvato ieri dalla Commissione trasporti della Camera, riguarda tutti: rischia fino a 15 anni di detenzione chi, con un tasso alcolemico superiore a 1,5 o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, causa un incidente mortale che coinvolge più persone. Al di là di questa pena "massima", il rischio è di incorrere nel ritiro immediato della patente e nella sua sospensione provvisoria fino a cinque anni. Il medico che viene a conoscenza dei una patologia del suo assistito, che influisce sulla idoneità alla guida, deve darne comunicazione scritta al ministero delle Infrastrutture.

Ieri la Commissione Trasporti della Camera ha concluso l'esame e approvato gli emendamenti al documento base sulla sicurezza stradale, che modifica alcune norme del Codice. Il documento deve ottenere ora i pareri delle altre Commissioni. Ulteriori variazioni a questo testo non sono da escludere. Si parla anche di un provvedimento d'urgenza, un decreto legge, come annunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli.

Intanto, il menu delle misure finalizzate a garantire la sicurezza sulle strade è particolarmente variegato. Si va, ad esempio, dalla possibilità di esercitarsi alla guida a partire dai 17 anni, con un doppio requisito per il minore. Primo: deve essere titolare di patente A. Secondo: i giri in strada vanno effettuati alla presenza di un "conducente", che ha la patente B da almeno dieci anni. C'è poi l'addio alla patente di carta.

Chi preme troppo sull'acceleratore va incontro a multe salate. Se raggiunge una velocità tra i 40 e i 60 km/h superiore al limite consentito dovrà pagare da un minimo di 500 a un massimo di 2mila euro, e vedrà i punti della patente ridursi di sei unità (e non più di dieci).

Si dimezzano invece le multe per chi, su due ruote, viene sorpreso in divieto di sosta. Scattano targa personale, scatola nera per le auto, scuola guida anche in autostrada (possibili lezioni notturne), foglio rosa solo dopo che si è superato l'esame di teoria.

Dal 2010-2011 diventano obbligatori i corsi di educazione stradale a scuola. E per chi ha la patente da meno di tre anni, il limite di velocità scende da 100 a 90km/h in autostrada, da 90 a 70 nelle extraurbane.

30 aprile2009

 

 

 

 

Autovelox, è d'obbligo la presegnalazione

di Maurizio Caprino

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Lunedí 09 Marzo 2009

Tutto può accadere, in un corpo di polizia formato da 12mila uomini. Ma l'obbligo di presegnalazione, imposto dal decreto Bianchi (Dl 117/07), è tanto netto che sembra improbabile una sua violazione volontaria da parte della Stradale, che peraltro non ha l'assillo di "fare cassa" come alcuni corpi locali. È più probabile che ci siano stati temporanei problemi, tra l'altro difficilmente dimostrabili in sede di ricorso.

Un segnale può venire divelto in un incidente proprio mentre è in corso il controllo. Inoltre, in alcuni casi si usano segnali mobili (anzi, per il ministero delle Infrastrutture questi dovrebbero essere gli unici a indicare le postazioni temporanee, si veda Il Sole 24 Ore del Lunedì del 22 settembre 2008), che potrebbero volare via anche per un colpo di vento.

In tutti i casi del genere, se si viene multati e si vuole vincere un ricorso, quasi sempre bisogna chiedere alla stessa Stradale se un problema ai cartelli è stato riportato nelle relazioni di servizio degli agenti: di solito, né il guidatore né gli eventuali passeggeri (che potrebbero testimoniare) si accorgono che manca il segnale, salvo che tornino indietro subito (cosa possibile in autostrada solo arrivando all'uscita successiva).

Sul tratto in questione, si aggiunge la mancanza di spazi. La carreggiata è stretta per i segnali normali e, quanto alla possibilità di fare controlli, non ha la corsia di emergenza e offre poche piazzole di sosta.

Proprio su autostrade del genere diventano importanti le postazioni fisse, sulle quali la Stradale sta lavorando. Negli anni scorsi, poteva utilizzarle solo in presenza di agenti, perché non c'erano fondi per effettuare la taratura degli Autovelox, obbligatoria per farli funzionare "in automatico"; ora qualche risorsa c'è (spesso fornita dai gestori autostradali). Anche per questo, ultimamente gli oblò di alcuni vecchi "gabbiotti" sono stati modificati in modo da ospitare gli Autovelox più recenti.

Lunedí 09 Marzo 2009

 

 

 

Record di multe per eccesso di velocità

di Maurizio Caprino

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Lunedí 05 Gennaio 2009

Uomo avvisato, mezzo salvato. Ma, quando si tratta di spingere sull'acceleratore, per gli italiani sembra non ci sia avviso che tenga: anche il 2008 ha fatto segnare il nuovo record di multe per eccesso di velocità comminate dalla Polizia stradale, nonostante sia stato il primo anno "intero" in cui agli agenti è stato imposto di presegnalare i controlli e vietato tendere "agguati" con apparecchi nascosti. In compenso, calano le infrazioni più gravi, come emerge dalla ripartizione dei verbali in base all'entità del superamento del limite (è la prima volta che la Stradale rende noto questo dato per la totalità delle violazioni).

Tutte le cifre sono comunque da prendere con le molle, perché possono risentire di vari fattori. Innanzitutto del fatto che il numero di multe non dipende solo dal comportamento dei conducenti, ma anche da numero e durata dei controlli e da dove vengono effettuati. Per esempio, nei tratti in cui i limiti sono sensibilmente più bassi rispetto a quelli generali le violazioni sono più frequenti: sono commesse anche da molti che non sforano le velocità generalmente consentite. Ed è noto che negli ultimi anni la Stradale ha intensificato gli appostamenti in prossimità dei cantieri, per ridurre i non pochi incidenti che costano la vita soprattutto agli operai che vi lavorano.

Sta di fatto che il 2008 si è chiuso con 1.079.960 verbali (+2,1% rispetto al 2007). Ciò conferma il trend in lieve aumento degli ultimi tre anni, quando il numero di multe ha sempre superato il milione, un livello mai raggiunto prima. Ma siamo in un quadro sostanzialmente stabile, senza le impennate degli anni precedenti.

Una stabilità che probabilmente è frutto di più fattori contrastanti. Da una parte, l'obbligo di presegnalare i controlli e rendere visibili i rilevatori di velocità - introdotto il 4 agosto 2007 dal Dl 117/07 (decreto Bianchi) - limita il numero di multe a parità di tutte le altre condizioni; un effetto che fu evidentissimo nei primi mesi di vigenza della norma (non sono mancate - e non mancano tuttora - segnalazioni di casi in cui gli agenti operano con auto-civetta o con altre modalità che sorprendono i guidatori, ma riguardano l'operato dei vigili urbani). Dall'altra, la continua estensione dei tratti autostradali controllati dal Tutor (il sistema che rileva anche la velocità media) porta a un aumento (non rilevantissimo, se è vero che l'incidenza delle infrazioni rilevate in autostrada è scesa al 44,3%, rispetto al 51,2% del 2005, l'ultimo anno senza Tutor), assieme alla distrazione di molti conducenti. E c'è un ulteriore fattore, molto meno noto: la migliore informatizzazione (per esempio, il Tutor "trova" in automatico nomi e indirizzi dei proprietari dei veicoli colti in fallo), che consente di smaltire più verbali senza farli cadere in prescrizione e così gli agenti possono prolungare i controlli perché sanno di poter accertare più infrazioni senza che gli uffici s'ingolfino.

L'influenza dei controlli sulle cifre è dimostrata dal dato più clamoroso, quello del 2003, quando si arrivò a 893.059 multe contro le 459.077 del 2002: quello fu uno degli anni in cui - intimoriti dall'introduzione della patente a punti - i guidatori si comportarono più correttamente, per cui il boom di multe non può che essere dovuto a quante pattuglie furono schierate e a come operarono.

Una maggior correttezza sembra emergere per il 2008 dalla ripartizione delle infrazioni per entità di superamento del limite: la quota dei trasgressori che lo ha infranto per più di 40 chilometri orari è scesa all'11,5%, contro il 14-15% degli anni precedenti. Forse su questo ha inciso anche il caro-petrolio, che probabilmente ha indotto molti a non sfruttare a fondo i motori (condizione nella quale i consumi s'impennano).

All'interno di questa quota di trasgressori, è interessante notare che sono pochi quelli che arrivano agli eccessi più clamorosi, quelli di oltre 60 km/h: sono l'1,1% del totale generale. Su questo dato manca un raffronto con gli anni antecedenti al 2007, per cui non è possibile capire se ciò sia dovuto anche all'effetto deterrente del Dl 117/07, che per questa violazione aveva inasprito le sanzioni (multa di 500 euro anziche 370 e sospensione della patente per almeno sei mesi anziché uno).

L'infrazione più diffusa (mediamente è il 71,9% del totale degli ultimi quattro anni) è quella "intermedia", l'eccesso compreso tra gli 11 e i 40 orari. Un dato che non sorprende: si sa che molti restano in questa fascia perché qui tra le sanzioni non c'è la sospensione della patente. Anche per questo il Dl 117/07 aveva cercato di aumentare la deterrenza, portando da due a cinque i punti da sottrarre. Ma l'operazione non sembra aver avuto effetto, se è vero che la quota di queste infrazioni è salita dal 67,2% del 2006 sino al 79,4% dell'anno scorso.

Una conferma sembra venire dal calo netto (dal 17,7% al 9,1% nello stesso periodo) delle infrazioni più lievi, quello entro i 10 orari. Ma questo dato è poco affidabile, perché influenzato dalle prassi locali: talvolta gli agenti, per ragioni di opportunità, scelgono di non colpire queste violazioni.

Lunedí 05 Gennaio 2009

 

 

 

Sorpassometri attivi anche se non c'è l'agente

di Maurizio Caprino e Fabrizio Patti

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Lunedí 03 Novembre 2008

Attenzione ai sorpassi vietati. Da qualche mese il Sorpassometro (telecamera in grado di riconoscere da sé e registrare le manovre proibite) sta funzionando anche in modalità completamente automatica e quindi a pieno regime, sfruttando tutte le potenzialità create alla fine dell'anno scorso con il montaggio di 16 nuovi apparecchi (di cui 13 anche in autostrada). In tutto, gli impianti in funzione sono 30, sparsi in varie regioni.

La possibilità di usare il Sorpassometro in maniera completamente automatica è data dal fatto che il 16 aprile del 2008 – con il decreto n. 34038 del direttore generale per la Sicurezza stradale – il suo produttore (la Skyset di Roma) ha ottenuto l'omologazione per il funzionamento anche in assenza di agenti. Dal 2003 (anno di "nascita" del Sorpassometro) alla scorsa primavera, i sorpassi venivano sempre rilevati in automatico, ma per tenere in funzione l'apparecchio era necessario che un agente fosse presente in sala operativa a verificarne l'attività momento per momento. Per questo, poteva capitare che proprio in orari a rischio un impianto rimanesse spento. Oggi, invece, si può accenderlo anche quando non c'è alcun operatore disponibile: le infrazioni registrate saranno poi esaminate e convalidate quando ci sarà un agente.

In sostanza, prima il Sorpassometro poteva essere interpretato solo come se fosse un cannocchiale di ausilio all'agente. In questo caso, i vantaggi erano legati al fatto di non dover comunque essere fisicamente sul posto e di non dover provvedere a lettura delle targhe dei trasgressori, ricerca dei dati dell'intestatario del veicolo e stesura dei verbali, effettuate in automatico dal sistema (il tutto poi comunque veniva ricontrollato dall'operatore).

Questa modalità dev'essere ancora usata quando il Sorpassometro è impiegato per punire chi in autostrada passa sulla corsia di emergenza durante gli ingorghi; anche per questo la Polizia stradale non di rado piazza una pattuglia in zona, ad "aspettare" i trasgressori (filmati dal sistema e segnalati via radio) per poter ritirargli subito la patente anche se sono poi rientrati nelle corsie di marcia normale. Ma le immagini dell'apparecchio, se documentano l'intera manovra di sorpasso effettuata a destra andando sulla corsia di emergenza, valgono anche se girate completamente in automatico: in quel caso l'infrazione è il sorpasso vietato, per la quale esiste l'omologazione all'impiego senza agenti. E il Sorpassometro, se dotato di un illuminatore specifico, funziona anche di notte.

Lunedí 03 Novembre 2008

 

 

 

 

l Tutor fa scattare verbali e ricorsi

di Maurizio Caprino

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Lunedí 01 Settembre 2008

Diminuiscono multe e incidenti, ma aumentano i ricorsi. Insomma, sui tratti autostradali dove opera il sistema Tutor (in grado di misurare anche le velocità medie) i guidatori perlopiù si adeguano e rallentano, dimostrando che i controlli automatici ben concepiti non servono per fare cassa ma per migliorare la sicurezza. Ma l'effetto non è così immediato: le cose vanno meglio dove il Tutor è stato attivato da più tempo. Sono le tendenze principali del bilancio 2008 (aggiornato a domenica 24 agosto per le multe e a tutto giugno per gli incidenti) preparato dalla Polizia stradale per "Il Sole-24 Ore del Lunedì".

Quest'anno i verbali sono stati 327.334, oltre il doppio rispetto al totale dei primi 22 mesi di funzionamento (23 dicembre 2005-30 settembre 2007). Ma all'epoca il Tutor era molto meno esteso: 35 chilometri all'inizio (su A4, A13 e A14), diventati 1.200 un anno fa e 1.600 oggi (sui tratti citati nella tabella in alto).

Quindi è più indicativo il numero d'infrazioni rilevate per ogni ora di funzionamento del sistema (che non può essere acceso costantemente, si veda l'articolo a destra). E qui si vede invece un calo: dal 1° gennaio al 24 agosto, le violazioni sono state 3,03 all'ora, contro le 5,2 registrate dalla prima attivazione assoluta del Tutor al 14 aprile 2007. Sei mesi dopo si era già scesi a 4,04.

La conferma dell'influenza del tempo viene dai dati per singola tratta: il maggior numero di violazioni all'ora (6,55) si registra sulla Milano-Bologna, dove il Tutor funziona solo su poche sezioni e da pochi giorni (il 25 luglio su alcune e il 22 agosto su altre, mentre entro l'autunno la copertura sarà completa). Segue a ruota (6,33) la Roma-Caserta, che in ordine di tempo è il penultimo tratto esteso a essere stato messo sotto controllo (dal 18 giugno 2007). Quest'autostrada ha il primato assoluto di verbali 2008 (162.578), probabilmente perché rispetto alla Milano-Brescia (l'altra dove il Tutor è stato acceso molto, cioè circa 25mila ore) è meno congestionata.

In controtendenza l'unico, breve tratto della Roma-Firenze (quello fino a Ponzano Romano) dotato di Tutor, dove si è iniziato il 15 marzo e i verbali sono appena 1,34 l'ora; ma qui ci sono più curve. Considerazioni valide a maggior ragione sul tortuoso percorso Busalla-Bolzaneto dell'A7 e su A24 e A25.

Su alcune autostrade (quasi tutte a due corsie, che per questo di solito consentono medie più basse) il Tutor è stato usato per misurare anche la velocità istantanea, come se fosse un Autovelox. E in effetti la frequenza delle infrazioni accertate con questa modalità è stata superiore: un boom (11,23 l'ora) sull'A7 e abbastanza su A24 e A25. In controtendenza la Pescara-Foggia, dove il traffico scorre, quindi le medie quasi coincidono con le velocità istantanee.

Quanto al tipo dei veicoli colti in fallo, si conferma la netta prevalenza delle autovetture, che però sono anche la categoria che circola di più.

Quanto ai ricorsi, si stima che riguardino il 5% dei verbali. Molto più dello 0,011% di un anno fa e ormai in linea con la media delle altre infrazioni. Una tendenza che però non preoccupa: sono spesso ricorsi generici, cioè non specifici riguardo alle caratteristiche del Tutor, per cui danno l'impressione di essere stati scaricati da siti web che promettono più del dovuto. Inoltre, molti sono basati su motivazioni errate (come il mancato fermo immediato del veicolo, non necessario dal 2003, o la mancata taratura), per cui dovrebbero essere accolti di rado.

Si conferma la netta diminuzione degli incidenti. Sui tre tratti estesi finora controllati dal Tutor, calano sia il totale sia il numero dei mortali (si veda il grafico sotto). Quest'ultimo dato è il più importante e anche il più positivo, perché i cali vanno dal 50 al 66%. Più differenziata la situazione sui totali: si va dal -16% della Roma-Caserta e della Pescara-Foggia al -44% della Milano-Brescia.

Lunedí 01 Settembre 2008

 

 

 

 

 

 

 

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